River Cleaning Plastic&Oil anche a Milano per pulire e dare nuova vita al Naviglio Martesana
Dal 24 settembre al 2 ottobre, in concomitanza con la Milano Green Week 2022, le boe colorate della barriera River Cleaning si sono azionate nella città di Milano per un test dimostrativo sul Naviglio Martesana.
L’obiettivo dell’impianto è quello di preservare lo stato del fiume, raccogliendo ed eliminando detriti, oli e plastiche galleggianti, e allo stesso tempo sensibilizzare le persone all’importanza di prendersi cura dell’ambiente. I motivi sono vari, e alcuni di essi possiamo immaginarli, per riassumere: più di 1500 fiumi nel mondo sono responsabili dell’80% delle emissioni di plastica nel mare; dai 5 ai 13 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani ogni anno; i danni provocati dall’inquinamento oleoso sono considerevoli, anche se non ci sono competenze particolari a riguardo.
L’installazione River Cleaning dell’azienda Mold è stata sponsorizzata dalla birreria La Buttiga Beer Room Martesana e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano.
River Cleaning Plastic & Oil
In Italia è stata recentemente approvata in via definitiva la Legge Salvamare, che consente di recuperare rifiuti presenti nelle acque senza commettere reato di trasporto illecito di rifiuti. Si tratta di un passo importante che incentiva l’utilizzo di tecnologie per la raccolta di rifiuti anche nei corsi d’acqua. Tra queste, le boe della barriera River Cleaning.
River Cleaning Plastic & Oil è un progetto italiano attivo nella blue economy ideato per ridurre l’inquinamento degli oceani. Nel dettaglio, per eliminare in maniera definitiva i rifiuti solidi, gli inquinanti oleosi e, molto presto, anche specie infestanti come le alghe, che attraversando i fiumi del mondo arrivano in mare. Inquinamento non più trascurabile, dato che si stima che entro il 2040 circa 30 milioni di tonnellate di plastica finiranno nelle acque ogni anno, più del doppio di quelle attuali. E non solo loro.
Il sistema cardine di River Cleaning è un sistema scalabile di boe galleggianti che non disturba la fauna, si autoalimenta, richiede poca manutenzione, è operativo 365 giorni l’anno, 24 ore su 24 e intercetta l’85% dei rifiuti presenti nei corsi d’acqua che viene deviato verso un punto di raccolta situato vicino alla riva del fiume. Inoltre, offre la possibilità di sfruttare la rotazione delle boe per generare corrente elettrica. Ogni modulo è ancorato individualmente ad una struttura subacquea, posizionata diagonalmente nel corso d’acqua. La versione V4.22 di River Cleaning – quella che è stata temporaneamente installata al Naviglio Martesana – è ottimizzata per piccoli e medi corsi d’acqua. Oltre a tutte le caratteristiche di River Cleaning Plastic, il dispositivo “Oil Plug-in” incorpora un disco assorbente sulla parte superiore per bloccare gli inquinanti di superficie. Mentre il “Full-Filtering device” ha una struttura perforata che lascia entrare gli inquinanti liquidi e l’acqua per essere risucchiati all’interno della rete di condotti subacquei e trasportati in un impianto di trattamento apposito sulla riva del fiume.
I miglioramenti previsti legati al loro funzionamento sono: raccolta automatica di rifiuti, sensori di scansione ambientale, monitoraggio a distanza, auto-manutenzione, produzione di prototipi in scala reale, finalizzazione della scelta del materiale assorbente, test in ambienti reali, selezionamento e integrazione di tecnologie di terzi.
I vantaggi legati al sistema River Cleaning sono molteplici e sono sia economici, che ambientali e sociali. Tra quelli economici: i governi e i comuni risparmiano denaro che possono riassegnare, le aziende di gestione dei rifiuti possono accedere a un facile stock di materiale di alta qualità per il riciclo. Tra quelli ambientali: una riabilitazione efficiente delle aree fluviali, la protezione degli ecosistemi e della biodiversità, il contributo ad una fauna più sana e a prodotti ittici di migliore qualità. Per finire, tra quelli sociali troviamo: la restituzione di risorse preziose alle comunità attraverso la riabilitazione delle aree inquinate, la realizzazione di nuove opportunità per le aree bonificate, l’utilizzo dei dati raccolti con la cattura dei rifiuti per scopi educativi e di ricerca in collaborazione con università e scuole.

Il progetto River Cleaning è opera dell’azienda Mold Srl che dopo aver testato il sistema in Italia, e da poco anche nella nostra città (v.s.), ora punta a farlo conoscere internazionalmente. In Italia, i primi prototipi sono stati installati nel fiume Brenta e nella Roggia Dolfina vicino alla città di Rosà (VI).
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