Il Museo del Novecento, in Piazza del Duomo a Milano, ti offre la possibilità di fare un viaggio nel mondo dell’arte contemporanea in centro città
Il Museo del Novecento a Milano
Il Museo del Novecento a Milano è l’occasione perfetta per farsi un’idea più precisa della contemporaneità artistica. Con le sue collezioni, che spaziano dalle prime avanguardie fino ai giorni nostri, offre uno sguardo su tutto il secolo scorso.
Il Museo del Novecento è situato nel Palazzo dell’Arengario a Milano, in Piazza del Duomo, accanto alla Cattedrale e a Villa Reale – sede della collezione di opere dell’Ottocento. Il palazzo, costruito e progettato da Griffini, Portaluppi, Muzio e Magistretti, è stato ristrutturato dal Gruppo Rota per avere una struttura dedicata all’esposizione delle Civiche Raccolte d’Arte Milanesi, riguardanti il secolo delle due guerre. Le opere sono esposte in modo tale da permetterti un viaggio dalla rottura con il canone allo sperimentalismo più moderno. Nel Museo sono presenti una collezione permanente e alcune esposizioni temporanee.
I biglietti per visitare il Museo puoi trovarli sia presso la biglietteria dello stesso, sia online sul sito del Museo, anche se la prenotazione è fortemente consigliata. Fino a settembre le sale dedicate al futurismo sono chiuse per riallestimento.
Il percorso espositivo permanente del Museo del Novecento
Nel Museo del Novecento si entra da Piazza del Duomo, nel cuore di Milano: improvvisamente si è catapultati un secolo addietro. Puoi ripercorrere tutti i suoi movimenti artistici più importanti e significativi. Il Museo si apre simbolicamente, dopo una lunga rampa di scale a spirale che parte dal piano terra, con ‘‘Il Quarto Stato’’ di Giuseppe Pellizza da Volpedo: un suggestivo quadro a cui è dedicata una sala intera. L’opera esposta per la prima volta nel 1902 da avvio al percorso secondo un progredire cronologico studiato. Successivamente sono presenti altre quattrocento opere suddivise, nelle diverse sale, in base ai periodi e alle tematiche.
Una delle prime sale è dedicata alle avanguardie straniere: dal Cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque, con una pittura tendente al geometrico, a Vasilij Kandinskij – iniziatore dell’Astrattismo – passando per un artista a sé come il livornese Amedeo Modigliani.
La sala dopo è un’esposizione sul Futurismo italiano e raccoglie le principali opere dei suoi maggiori interpreti come la celebre ‘‘Forme uniche della continuità nello spazio’’ di Umberto Boccioni. È un gruppo dei primi anni del ventesimo secolo che ha visto al suo interno artisti del calibro di Gino Severini, Carlo Carrà, Fortunato Depero e molti altri che hanno fatto della velocità e del movimento la loro cifra stilistica.
Alcune sale, dedicate a singoli artisti, sono delle vere e proprie raccolte monografiche: si inizia con la serie di quadri del genio della Metafisica Giorgio de Chirico, recentemente celebrato con un’esposizione a Palazzo Reale; seguono gli scultori Fausto Melotti, Arturo Martini e Marino Marini. Salendo qualche piano, è possibile visitare la sala che accoglie il soffitto pensato da Lucio Fontana nel 1956, insieme ai suoi più famosi ‘‘Concetti di tagli spaziali’’.
Al terzo piano si trova la sezione delle opere informali. Attraverso una passerella sospesa, che collega il museo a Palazzo Reale, si accede alle sale che rappresentano l’arte degli anni Sessanta e Ottanta. È proprio in questi spazi che si trovano opere d’Arte Cinetica, Programmata, Pop e Concettuale.
Mostre temporanee del Museo del Novecento
Oltre all’enorme collezione permanente del Museo del Novecento, puoi trovare sempre nuove mostre temporanee. Attualmente, ad esempio, lo spazio espositivo ospita la mostra Franco Guerzoni. L’immagine sottratta, inaugurata il 9 settembre 2020 e che terminerà il 22 agosto 2021. Al quarto piano del Museo si trovano, nella sala Archivi, le opere realizzate dall’artista nell’ultimo decennio: un itinerario lungo la parete, tema tipico di Guerzoni; invece, Lupo Borgonovo espone fino al 22 agosto 2021 Aplomb: dieci disegni raffiguranti una coppia di asparagi da appena colti, alle loro fasi di maturazione e invecchiamento.
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