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Nell’edificio U7 dell’Università Bicocca di Milano sono stati creati i Giardini delle Betulle: cortili con un significato sia ambientale che inclusivo
I Giardini delle Betulle si trovano in Bicocca, esattamente al primo piano dell’edificio U7, situato in Via Bicocca Degli Arcimboldi a Milano. Questa università è una delle più conosciute della nostra città e sorge nel luogo dove un tempo c’erano grandi industrie come Pirelli e Breda. Il progetto per la sua costruzione venne iniziato intorno al 1986 e supervisionato da Vittorio Gregotti – architetto, urbanista e professore universitario di architettura nato nel 1927 a Novara e morto l’anno scorso a Milano -. In tutto comprende ventuno edifici collocati in zona Bicocca (Municipio 9), eccezion fatta per uno di loro che, invece, si trova a Monza. Questi poli universitari sono le sedi di insegnamenti diversi: facoltà scientifiche, mediche, sociologiche, psicologiche, di formazione ecc.
L’Università Bicocca ha deciso di impegnarsi nell’ambito della sostenibilità e i Giardini delle Betulle rappresentano un ulteriore passo verso un grande futuro che parte proprio dai giovani studenti che solo in Bicocca sono 35.000. I suoi poli universitari sono molto vicini al tema green e organizzano gli spazi e le attività in maniera tale da ridurre gli sprechi e sensibilizzare i ragazzi ai temi ecosostenibili attraverso un progetto di nome BASE (Bicocca, Ambiente, Società, Economia). La sua “guida”, così come viene definita dalla stessa università, è l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con i suoi 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Questo programma d’azione è stato sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU e definisce 169 traguardi, come il contrasto al cambiamento climatico o città e comunità sostenibili, da raggiungere entro il 2030. Molte università hanno risposto a questo invito importante dando vita a RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – col fine di agire tutti insieme verso un obiettivo comune.
Questi giardini hanno un valore veramente speciale perché sono stati creati in collaborazione con i detenuti che lavorano quotidianamente a Cascina Bollate, un vivaio che si estende per circa un ettaro di terreno all’interno del carcere di Bollate in via Cristina Belgioioso a Milano. Questo vivaio impegna giardinieri professionisti e detenuti nella produzione e nella cura delle piante, oltre che nella crescita personale. “Il giardino non è solo un luogo di pace e serenità. È anche un posto dove impari dai fallimenti. Sono i fallimenti che ti insegnano la pazienza, la costanza, la precisione e la cura necessaria in quello che fai” è la frase che meglio di tutte spiega questo progetto di trasformazione dei detenuti e del terreno che li circonda. Cascina Bollate è una cooperativa sociale nata nel 2007 che si occupa di seguire questi progetti all’interno del carcere che impegna moltissime persone, soprattutto perché vengono organizzati anche eventi o visite guidate nel vivaio. E non solo, anche corsi di giardinaggio o vendita di piante “in esubero” che non possono essere curate all’interno del loro spazio. Queste attività sono accessibili a tutti. Ognuno di noi può contribuire a questa bellissima iniziativa donando il 5 X MILLE o diventando un volontario all’interno della cooperativa. È una realtà molto ampia e positivamente complessa che può essere facilmente scoperta contattando chi fa già parte della cooperativa. Intanto, però, chi fa parte della Cascina ha regalato alla nostra città i Giardini delle Betulle che fungono da luogo di incontro e scambio per gli universitari che ci studiano!
Scritto da: Alice Fusari
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