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Sabato 18 aprile, in piazza Piola è stato inaugurato il Giardino Teresa Pomodoro: uno spazio naturale legato al ricordo e alla cultura
Teresa Pomodoro (1940-2008) fu un’attrice e drammaturga, nonché fondatrice dello Spazio Teatro NO’HMA, passato nelle mani della sorella gemella Livia Pomodoro – giurista, magistrata e presidentessa dell’Accademia di Brera -. I membri del Teatro creano e diffondono cultura dal 1994 “in Italia e all’estero”, così come viene specificato sul loro sito. Lo Spazio si è distinto fin da subito dagli altri teatri per il suo impegno sociale: tutti gli eventi offerti sono completamente gratuiti.
Il Giardino Teresa Pomodoro è stato creato proprio per celebrare la grande donna che ha dimostrato di essere. Teresa, vissuta e formatasi a Milano, fu in grado di rendere il Teatro una forma d’arte a portata di tutti, anche e soprattutto dei più “deboli”. L’iniziativa per la creazione del Giardino è arrivata proprio dallo stesso Spazio in risposta al progetto “Cura e adotta il verde pubblico” proposto dal comune di Milano, che promuove la riqualificazione degli spazi naturali da parte di qualsiasi cittadino.
L’apertura del Giardino Teresa Pomodoro è stata veramente particolare. Per permettere la partecipazione all’evento al maggior numero di persone possibile (oltre agli invitati in presenza), il tutto è stato trasmesso in diretta su YouTube e sul sito del teatro. Il via lo ha dato un “gong”, l’inconfondibile “gong” che contraddistingue una seduta di meditazione. L’inaugurazione è continuata con musica ed esibizioni dal vivo e con la lettura da parte di Livia di un testo scritto da Teresa, dedicato alla natura e alla sua capacità di insegnare all’uomo, ancor di più di ciò che fa la tecnologia.
Lo spazio è stato poi benedetto da un Prete e un Monsignore con una preghiera di Papa Francesco. Livia, verso la fine del suo discorso ha tenuto a dire una cosa molto significativa: “Milano ha bisogno di bellezza, ha bisogno di un futuro di grazia e di armonia. E che cosa poteva essere più straordinariamente vostro? Il giardino appartiene a questa comunità”.
Il corpo del Giardino Teresa Pomodoro è unico nel suo genere, soprattutto perché, nel suo significato e nella sua composizione, rappresenta un luogo di estrema tranquillità dove potersi isolare dalla frenesia della città (è un giardino zen, per l’appunto, che spinge alla meditazione). È stato pensato e creato così: un percorso pedonale rettilineo all’ingresso del parco e poi a forma di goccia verso il centro, come ad invogliare i passanti a fermarsi un attimo e a rimanere sospesi e leggeri nel tempo.
La goccia è circondata da ventuno pruni fioriti e panche in granito rosa. Al suo interno, su altri cinque gradoni, ci sono due sculture chiamate “Il colloquio dei rospi” e “La goccia” di Kengiro Azuma – scultore giapponese, ma italianizzato (anzi, milanesizzato) e amico di Teresa -. L’atmosfera che si viene a creare grazie al giardino è fiabesca. Esso ravviva l’ambiente con del verde speranza. La stessa speranza che nutre Livia Pomodoro nella città di Milano e nei suoi abitanti, di riuscire ad usufruire dello spazio nel migliore dei modi senza dimenticare la storia di sua sorella e dei messaggi che condivideva.
Scritto da: Alice Fusari
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