Bella Dentro è la prima filiera agroalimentare italiana che combatte gli sprechi esaltando la bellezza e il gusto della frutta e della verdura imperfette
Ad ogni raccolto di frutta e verdura, un agricoltore italiano è costretto a scartare parte della propria produzione (dal 20% in una stagione “buona” fino al 70% in una stagione climaticamente avversa, come quella di forte siccità in cui ci troviamo) perché non conforme a standard estetici o dimensionali imposti dalla grande distribuzione. Questi dettagli fisici, che molto spesso non hanno niente a che vedere con la qualità del prodotto, possono sembrare banali, ma per il mercato sono di fondamentale importanza. Il loro rifiuto provoca non solo uno spreco ingiustificato di cibo buonissimo (e bello fuori a modo suo), ma anche un danno economico. Da non sottovalutare perché sempre più insostenibile per le aziende agricole italiane e per la società in generale.

Le origini di Bella Dentro
Fondata nel 2018 a Milano da Camilla Archi e Luca Bolognesi (entrambi classe 1988), Bella Dentro è la prima filiera agroalimentare italiana, parallela a quella esistente, che ha come obbiettivo fondante quello di dare il giusto valore alla parte, purtroppo consistente, di frutta e verdura ingiustamente scartata e di garantire il giusto compenso e riconoscimento al lavoro dell’imprenditore agricolo. In meno di quattro anni ha già salvato dallo spreco ben 177.649 chili di ortofrutta imperfetta, assicurando agli agricoltori un appropriato ritorno economico e coinvolgendo persone fragili nelle attività di lavorazione. Infatti nella maggior parte dei casi in Italia l’industria della trasformazione riconosce un prezzo talmente basso al produttore da non permettergli di coprire nemmeno i costi di raccolta e trasporto di frutta e verdura, obbligandolo a lasciare gli alimenti per terra nel campo. Se, invece, il prodotto ha uno sbocco nell’industria di trasformazione, l’agricoltore può venderlo all’industria, ma ad un prezzo molto più basso rispetto al suo valore di mercato.
Bella Dentro nasce quando nel lontano, ma non troppo, 2017 i due fondatori si imbatterono in un reportage di National Geographic che raccontava le dimensioni e l’impatto socio-economico degli sprechi nella filiera agroalimentare, soprattutto di quella legata al rifiuto di certi prodotti alimentari per caratteristiche estetiche. Successivamente a questa scoperta, decisero di iniziare a fare ricerca sul campo, di studiare e di creare da zero una filiera ortofrutticola interamente incentrata sulla lotta allo spreco. Le operazioni di vendita, pensate, sono iniziate con “L’Ape Bella Dentro“, una piccola Ape ricoperta di erba finta su cui i due ragazzi cominciarono a vendere la (brutta, ma buona) frutta e verdura per le strade di Milano.

Bella Dentro, al giorno d’oggi, acquista ad un prezzo EQUO, direttamente dalle aziende agricole italiane, frutta e verdura bella dentro (e in realtà, per molti, anche bella fuori in un modo unico) che sarebbero altrimenti costrette a sprecare perché non rispetta gli standard estetici di mercato legati alla loro dimensione, alla loro forma e alle caratteristiche della loro buccia.

Una parte viene venduta fresca e sfusa nel negozio di Milano, raccontandone l’origine e il “difetto” (da non considerare solamente in maniera negativa, ma anche eccezionalmente positiva).
Un’altra parte invece viene trasformata in succhi, confetture ed essiccati grazie al lavoro di due cooperative sociali dedite alla formazione e all’impiego lavorativo di persone con disabilità fisiche e psichiche: L’Officina Coop. Sociale di Codogno e La Fraternità Coop. Sociale di Rimini.

Le confetture, i succhi e gli essiccati sono in vendita sia nei negozi fisici, che nell’e-commerce di Bella Dentro.
L’obiettivo della linea di trasformazione è quello di aumentare sempre più i volumi di prodotti freschi salvati e amplificare l’impatto etico-sociale della filiera Bella Dentro rendendola occasione di inclusione sociale e inserimento lavorativo.
Bella Dentro. E fuori, a chi si rivolge?
Per Bella Dentro è di fondamentale importanza che quante più persone possibili – bambini, studenti, adulti, addetti ai lavori etc. – siano sempre più consapevoli del funzionamento della filiera ortofrutticola, del lavoro dei produttori e di quanto la superficialità e l’apparenza abbiano preso il sopravvento sull’effettiva qualità di ciò che mangiamo. Arrivando a distorcere le logiche di mercato e di consumo rendendole sempre più ecologicamente ed economicamente insostenibili. Per questo, Bella Dentro condivide i risultati della sua continua attività di ricerca e approfondimento non solo tramite i suoi canali (tra cui, quello di Instagram), ma anche attraverso conferenze, workshop, lezioni e attività di divulgazione e sensibilizzazione nelle aziende, nelle scuole e nelle sedi istituzionali. Tra queste, Bella Dentro ha in programma una campagna di sensibilizzazione per le scuole di primo grado della provincia di Milano. Un ciclo di incontri formativi dedicati alla promozione di un consumo più etico, sostenibile e consapevole delle risorse agricole, per restituire valore alle materie prime e al lavoro di chi le produce.
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