L’Università Cattolica di Milano, la IULM e l’Università Statale di Milano nascondono delle curiosità che rendono la città ancora più interessante
Alcuni studenti di queste tre università, simboli di Milano, ci svelano aspetti poco conosciuti e curiosi dei loro atenei, così da aprirci gli occhi su realtà che quotidianamente rimangono all’interno di alcune mura, ma che possono diventare conoscenza di molti. Con uno scambio tra dentro l’università e ciò che c’è fuori che può essere interessante per l’intera comunità milanese.
Uno spazio verde riservato alle fanciulle nell’Università Cattolica
Lo sai che all’interno della sede di Milano dell’Università Cattolica è presente un giardino, chiamato giardino delle Vergini, in cui l’accesso è consentito solo ed esclusivamente alle ragazze? Può sembrarti una cosa strana, anche un po’ folle, essendo questo ateneo pieno di studenti di entrambi i sessi, ma la storia di questo spazio verde è molto particolare. Fin dalle sue origini, infatti, non permetteva l’ingresso a chiunque.
Lo si raggiunge dirigendosi verso l’Aula Magna, l’aula più grande e bella dell’Università, conosciuta in tutto il mondo, la cui vetrata laterale si affaccia proprio su questo spazio verde recintato. Ed è un giardino verde con alberi bellissimi, soprattutto in autunno e in primavera, alcuni blocchi in pietra e alcune panchine in cui le donzelle possono sedersi e rilassarsi, o se preferiscono studiare. Insomma, possono fare quello che desiderano, l’importante è che siano loro a farlo. E a proteggere questo luogo speciale e magico da qualsiasi maschio intenzionato ad entrarci ci sono addirittura dei guardiani.
Ma perché?
Questo giardino, costruito nel 1928, è dedicato alla santa, vergine e martire Caterina d’Alessandria, protettrice di studenti, docenti, filosofi. Ma anche di sarte, ceramisti e mugnai. E proprio in suo onore lo spazio è dedicato esclusivamente alle ragazze o alle donne dell’Università.
Una delle migliori orchestre giovanili nell’Università Statale di Milano
L’Università degli studi di Milano ha un’orchestra sinfonica chiamata appunto “Orchestra sinfonica della Statale” che è nata nel 2000 per volontà del maestro Alessandro Crudele, attuale direttore, dell’allora rettore Paolo Mantegazza e di molti musicisti.
Non è una novità il fatto che un’università dedichi la sua attenzione non solo all’ambito accademico, ma anche ad attività extracurriculari. È un aspetto molto interessante e originale, invece, il fatto che abbia un’orchestra tutta sua. Per di più se, come questa, ogni anno è protagonista di numerosi concerti, a ingresso gratuito, a cui sono invitati direttori e solisti di valore internazionale e se è considerata un centro di produzione musicale e un’eccellente scuola che ha istruito giovani talenti poi confluiti in orchestre come la Cherubini e la Verdi di Milano.
In aggiunta, questa università ha anche un coro fondato 25 anni fa dal maestro Renzo Galimberti nell’ambito delle attività culturali promosse dall’Università. È un coro misto a quattro voci, formato prevalentemente da studenti e personale dell’Ateneo. Ad oggi è un’importante realtà culturale e dispone di un ampio repertorio che spazia dal canto gregoriano al repertorio classico, fino al gospel e al musical.
Behavior & Brain Lab all’Università IULM
L’Università IULM ha, al suo interno, un centro di ricerca neuropsicofisiologica su decisioni, emozioni e azioni che si occupa di analizzare le emozioni provocate da qualsiasi tipo di comunicazione. Gli strumenti utilizzati per farlo sono l’elettroencefalogramma, un lettore dei movimenti oculari e altri macchinari in grado di rilevare l’arousal – generale stato di eccitazione caratterizzato da un maggiore stato attentivo-cognitivo – e l’attivazione emozionale. Oltre a questi mezzi, le analisi utilizzano anche questionari e interviste nel profondo per comprendere nel dettaglio l’esperienza del singolo. In questo modo è possibile analizzare il coinvolgimento emotivo della persona in ogni singola situazione.
Questo laboratorio, nato in collaborazione con Mind Room Lab s.r.l – azienda leader a livello europeo nella tecnologia di Biofeedback e Neurofeedback – è molto utile alla ricerca scientifica applicata alla comunicazione e ai consumi e serve a studenti, ad aziende e ad istituzioni per comprendere meglio gli effetti che diverse esperienze possono avere su ciascuno.
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