Il primo maggio è la Festa dei Lavoratori e quest’anno è stata una giornata significativa: a Cassina de’ Pecchi ha aperto il primo ristorante PizzAut
PizzAut: il significato del nome
Il nome unisce due parole: “pizzeria” e “autismo”, legate insieme in maniera indissolubile. PizzAut è un’organizzazione di beneficienza per persone autistiche e dall’inizio di questo mese è anche un ristorante aperto a tutti. I protagonisti indiscussi di questo “laboratorio di inclusione sociale” sono ragazzi affetti da autismo affiancati da professionisti della ristorazione e riabilitazione che permettono loro di mettere le mani in pasta e intanto sentirsi meglio. Ciascuna persona viene seguita con cura e attenzione lungo un percorso che comprende una prima fase di formazione per definire i ruoli migliori ed analizzare le singole esigenze e, a seguire, lavori pratici e non sussidiari come troppo spesso succede. L’obiettivo è quello di creare una situazione di inclusione lavorativa e sociale sia nel presente che, soprattutto, nel futuro in cui i genitori non ci saranno più. È un ristorante speciale, non solo per la storia che porta con sé ma perché richiede pazienza e tranquillità, due aspetti della nostra vita che ogni tanto rischiano di mancare. Chiunque vada a mangiare dai ragazzi deve, infatti, munirsi di calma perché i tempi possono essere più lunghi, ma ne vale la pena se si pensa a quanto lavoro c’è dietro ad ogni pizza. Eliminate la frenesia e la fretta che fanno tanto male a coloro che sono affetti da autismo e che non aiutano nessuno di noi, perché solo così si può creare un’atmosfera di gruppo.
Da dove nasce PizzAut e che cosa rappresenta
PizzAut nasce grazie al papà di un bambino autistico e dalle sue preoccupazioni per il futuro del figlio. Il “dopo di noi” è un pensiero spaventoso per molti genitori e saper di poter garantire un lavoro e uno stile di vita sereno ai propri ragazzi è una rassicurazione notevole. Questo futuro più tranquillo e sicuro si può creare anche grazie a noi e possiamo assicurarlo con donazioni o andando direttamente a mangiare da loro, motivando i ragazzi a continuare così. Nel ristorante non si mangia esclusivamente pizza ma anche antipasti, primi, secondi e contorni. A mezzogiorno si può scegliere tra un menù fisso o menù pizza, la sera invece è alla carta; il tutto viene servito obbligatoriamente all’aperto (in un luogo coperto). Questo ristorante rappresenta un sogno e oltre a questo è il primo in Italia gestito da persone autistiche, le quali vengono aiutate anche da Aut Academy (accademia formativa di PizzAut). Maria Elisabetta Alberti Casellati -Presidentessa del Senato – lo ha definito “un simbolo di ripartenza per l’Italia” dal punto di vista economico, ma soprattutto sociale.
Come PizzAut si è reinventato durante il Covid
Il ristorante PizzAut doveva aprire il 2 aprile dell’anno scorso, ma a causa del Covid l’inaugurazione è stata rinviata a quest’anno. Nel frattempo, però i ragazzi non si sono fermati e hanno creato un food truck (di nome PizzAutObus), grazie ad una raccolta fondi e a diversi sponsor, per portare le proprie pizze in giro per la nostra città e non solo. Infatti, il mezzo itinerante è arrivato fino a Roma per consegnare le pizze all’ex Presidente del Consiglio Conte. Non c’è modo migliore per sensibilizzare il governo sul tema dell’inserimento lavorativo di persone autistiche che portare le prove di che cosa possano fare. Questo progetto unico nel suo genere ha ottenuto, nel corso dei mesi e grazie anche ai social, tantissimi seguaci (sia followers online che persone fisiche). Tra queste persone ci sono: Alessandro Borghese, Fedez e sua moglie Chiara Ferragni, ma anche presentatori televisivi come Mara Venier che hanno accolto i ragazzi nelle loro trasmissioni.
Torna alle notizie