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Margherita Hack, inaugurata la sua statua in Largo Richini

today14/06/2022 148

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Domenica 13 giugno è stata inaugurata a Milano la prima opera d’arte su suolo pubblico nazionale dedicata a una scienziata: Margherita Hack

Donata da Fondazione Deloitte al Comune di Milano, in collaborazione con Casa degli Artisti, la statua si trova di fronte all’Università Statale, in Largo Richini, ed è stata inaugurata in occasione del centenario dalla nascita dell’astrofisica e “Signora delle stelle” Margherita Hack. É la prima opera d’arte su suolo pubblico, a Milano e in Italia, dedicata a una donna scienziata. Alla cerimonia hanno partecipato Tommaso Sacchi – Assessore alla Cultura di Milano, Guido Borsani – Presidente di Fondazione Deloitte, Fabio Pompei – CEO Deloitte Italia, Elio Franzini – Rettore Università Statale Milano, Valentina Kastlunger – Presidente Casa degli Artisti, Sissi – artista autrice dell’opera e accademica bolognese – e Simona Cerrato – ricercatrice e divulgatrice scientifica.

Margherita Hack

La scultura dedicata a Margherita Hack

La scultura che rappresenta e celebra il talento di Margherita Hack la città di Milano la stava aspettando, a riguardo avevamo anche scritto un articolo. Finalmente, domenica è stata inaugurata.

Realizzata in bronzo e alta 270 cm, è stata installata in occasione del centenario dalla nascita
dell’astrofisica e oltre ad essere unica per la donna che raffigura, è inimitabile soprattutto perché è la prima statua dedicata ad una scienziata sul nostro territorio nazionale. L’opera è stata donata al Comune di Milano da Fondazione Deloitte, che si farà carico della manutenzione ordinaria e straordinaria per gli anni a venire e che vedranno la statua al centro di diverse cure, affinché non perda la sua bellezza e importanza.

L’iniziativa nasce dall’impegno di Fondazione Deloitte per promuovere le materie STEM – le discipline scientifico-tecnologiche – soprattutto tra le nuove generazioni, nonché dalla volontà di tutte le parti coinvolte di ampliare il patrimonio artistico nazionale e urbano dando visibilità e riconoscimento alle donne che hanno contribuito alla storia e alla cultura della nostra società. La scelta di posizionare la statua in Largo Richini, dinanzi all’Università Statale di Milano, in una posizione centrale e di grande visibilità si rifà alla volontà di far leva sulla forte valenza simbolica del luogo per gli studenti e le studentesse, che rappresentano i principali destinatari e destinatarie dell’opera.

L’opera dal titolo “Sguardo fisico” è dell’artista bolognese Sissi. La scultura in bronzo rappresenta Margherita Hack come una metamorfosi: una persona nata dagli elementi di una galassia e impegnata a studiare le stelle che la formano. Il corpo è di colore grigio intenso: emerge dal magma della vita che pulsa dentro la crosta terrestre. Le mani di colore oro, come gli astri incastonati nella galassia sono alzate verso il cielo per guardarvi attraverso senza strumenti. La statua invita a riconoscerci simili, perché raffigura un gesto istintivo che tutti fanno, quello di guardare le stelle senza alcun mezzo tecnico: un invito al sogno e all’immaginazione. Al contempo intende, con quel gesto, riprodurre la determinazione e la tenacia di una giovane donna che ha affrontato e vinto la sfida di lavorare in un ambiente scientifico ancora scettico nei confronti di una donna scienziata. Il movimento dinamico e avvolgente del corpo, ben radicato a terra ma proteso in uno slancio verso l’alto, evoca solidità e dinamismo al contempo: la concretezza, il movimento, l’innovazione e l’emancipazione che hanno caratterizzato il lavoro e la vita di Margherita Hack. Il titolo “Sguardo fisico” gioca con la sua identità di astrofisica: lo “Sguardo” è il senso capace di percepire gli stimoli luminosi, mentre il termine “Fisico” non solo richiama la radice della sua professione, ma anche la concretezza e solidità del suo atteggiamento intellettuale e filosofico.

L’opera ha vinto il concorso di idee lanciato a luglio 2021, a cui hanno aderito otto artiste italiane e internazionali. È stata realizzata tra febbraio e maggio 2022 con e presso la Bottega d’arte Ceramica Gatti di Faenza e la Fonderia artistica De Carli di Torino, con il supporto di Casa degli Artisti.

I protagonisti di questa idea intorno a Margherita Hack

Guido Borsani – Presidente di Fondazione Deloitte, ha commentato: “La scultura rappresenta un tributo ai meriti scientifici di Margherita Hack, ma soprattutto vuole offrire un modello positivo per le future generazioni. Si tratta di un progetto in cui Fondazione Deloitte crede fermamente e che si inserisce in un percorso iniziato due anni fa con l’istituzione dell’Osservatorio sulle materie STEM, nato con l’obiettivo di stimolare ragazze e ragazzi a intraprendere percorsi di studio in ambito tecnico-scientifico. Oggi, con la posa di quest’opera, speriamo di offrire ai giovani – e soprattutto alle ragazze – un modello a cui ispirarsi. Un modello che li spinga a essere curiosi, a studiare, a capire il mondo attraverso la scienza”.

Valentina Kastlunger – Presidente di Casa degli Artisti ha aggiunto: “Come Casa degli Artisti siamo orgogliosi di aver fatto parte di questo progetto. Un progetto corale, che ha messo insieme il lavoro di tante persone e tanti mondi diversi: scienza, arte, impresa, istituzioni pubbliche e organizzazioni non profit. Siamo da parte nostra convinti che l’arte possa avere un ruolo importante nel ridefinire lo spazio pubblico, materiale e immateriale. Scegliere come modello una scienziata, una donna e un’interprete del contemporaneo come Margherita Hack è significativo. Scegliere di farlo attraverso il linguaggio dell’arte, donando a Milano l’opera di un’artista che è riuscita a reinterpretare il concetto di monumento senza stravolgerlo ma senza rimanerne imprigionata, a rispettare il difficile criterio della riconoscibilità inserendovi elementi simbolici e concettuali immediatamente comprensibili anche ai passanti casuali, è lungimirante”.

Margherita Hack

 

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Scritto da: Alice Fusari


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