A Milano puoi vivere l’occasione unica per cercare di comprendere le persone non vedenti. Un’esperienza sconcertante se sei abituato a far riferimento solo alla tua vista. Si tratta di Dialogo nel Buio: un percorso di un’ora allestito presso l’Istituto dei Ciechi di Milano. L’Istituto si trova in Via Vivaio 7.
Nella bella e ricca città di Milano puoi vivere un’occasione unica che ti farà comprendere una parte delle esperienze di vita delle persone non vedenti. Un’esperienza sconcertante e illuminante, in particolar modo se sei abituato/a a far riferimento soprattutto alla tua vista per muoverti nelle diverse situazioni della realtà. Si tratta di Dialogo nel Buio: un percorso di un’ora che riproduce scenari reali allestito presso l’Istituto del Ciechi di Milano in cui i visitatori, immersi nel buio, dovranno affidarsi esclusivamente a quattro dei loro cinque sensi.
Dialogo nel Buio: un viaggio nei sensi
Dialogo nel buio è un’esperienza irripetibile di un’ora nella totale oscurità, che riesce a rendere una calma passeggiata in un giardino o il sorseggiare una tazza di caffè un’avventura mai vissuta prima, perché non abituati. Chi ha vissuto questa esperienza racconta di aver goduto di qualcosa di unico, che ha stravolto il proprio modo di pensare e ”vedere”.
Dialogo nel Buio è una mostra/percorso allestita da dicembre 2005 presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.
Si differenzia da un’esposizione tradizionale per l’assenza totale di luce e per il fatto che i visitatori per esplorare gli ambienti devono affidarsi esclusivamente ai sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto.
Il viaggio di Dialogo nel Buio
Il percorso in assenza di luce si svolge in gruppi di otto visitatori, che percorrono un itinerario nel buio di circa un’ora. Si passa per alcune ambientazioni che ricalcano il quotidiano, ma da svolgere grazie all’ausilio dei sensi e il dialogo con la guida non vedente. L’ultima tappa della visita è un bar dove, sempre nel buio più profondo, dove si fa il resoconto dell’esperienza vissuta.
Dopo aver varcato l’ingresso del percorso quindi ci si trova alle prese con una condizione che non hai mai provato prima, dove hai bisogno di fare riferimento alle tue capacità per riuscire a muoverti in questa nuova situazione.
Una nuova situazione questa che può disorientare e sconcerta chi è solito ricorrere alla vista. Questo percorso è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni. Non è solo scoprire una realtà differente, ma la riscoperta di tutti gli altri sensi.
Questo percorso nell’oscurità non è una vera e propria simulazione della cecità, ma l’invito a sperimentare come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più profonde e intense in assenza della luce.
Dialogo nel Buio: un’esperienza formativa per i più giovani
Il coinvolgimento emotivo dell’esperienza a Dialogo nel Buio è in grado di veicolare molteplici contenuti educativi e formativi per il pubblico giovane. Il sessanta per cento dei visitatori della mostra sono studenti di scuole.
Durante quell’ora del percorso, gli scolari sono portati a riscoprire l’assenza della vista, mettendo da parte gli smartphone e le videocamere con cui abitualmente comunicano e si relazionano con il mondo.
Negli spazi di Dialogo nel Buio gli studenti devono far appello alle proprie risorse e utilizzare quelle capacità di concentrazione e memoria minate dalle informazioni e immagini del nostro tempo.
Affidandosi a una guida non vedente, i ragazzi saranno messi alla prova e obbligati a mettere da parte i pregiudizi sulla disabilità e a utilizzare meglio i propri sensi.
Un’esperienza da non perdere, per scoprire che la vita anche per chi non vede non è triste. È semplicemente diversa.
Insegna. Immagine presa dal profilo Facebook ufficiale di Dialogo nel Buio ((5) Facebook).
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