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Scintille di musica nel Duomo di Milano è una rassegna di musica barocca in tre serate, all’interno del Duomo di Milano, in collaborazione con i Cameristi della Scala e altri musicisti internazionali.
I Cameristi della Scala presentano al pubblico la rassegna di concerti Scintille di musica nel Duomo di Milano, grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, storico ente preposto alla conservazione e alla valorizzazione del Duomo di Milano.
L’evento è composto da tre concerti con brani significativi del Seicento e del Novecento, provenienti da tre regioni d’Europa – Francia, Italia e Inghilterra – in un contesto meraviglioso quale è la Cattedrale di Milano, un simbolo del capoluogo lombardo, la più grande chiesa d’Italia e tra le più grandi al mondo.
Anche quest’anno i Cameristi della Scala hanno chiamato a collaborare artisti di fama internazionale per una rassegna che vuole confermare quanto la musica barocca abbia influenzato e arricchito la scrittura di molti compositori come Ravel, Debussy, Respighi e Britten, presenti ai tre concerti.
Il ciclo inizia il 25 ottobre alle ore 19:30, con il direttore d’orchestra e cembalista Jérôme Correas, uno dei più grandi studiosi al mondo della musica barocca e fondatore del Les Paladins (complesso francese che si occupa dello studio, della conservazione e della diffusione della musica barocca), che condurrà̀ i Cameristi in musiche di Lully, Rameau, Charpentier, Mondonville e poi in Debussy (uno dei più grandi pianisti e compositori della storia francese, e uno dei massimi esponenti del simbolismo musicale) delle Danze sacre e profane per arpa e in Ravel di Pavane.
La musica di Debussy è contraddistinta da una ricerca della bellezza e dell’equilibrio dato dall’esattezza e da una costruzione compositiva solida. In questo prende grande ispirazione dallo stile della musica barocca.
Il secondo concerto, il 13 novembre, sarà costruito attorno al più importante musicista dell’epoca barocca italiana: Antonio Vivaldi.
Il contralto Daniela Pini eseguirà lo struggente Salve Regina di Porpora, alcune arie dette di furia di Vivaldi e uno dei brani più belli del musicista veneziano, l’aria Sovente il sole, che ha la particolarità di essere l’unico brano di Vivaldi il cui manoscritto è rimasto a Venezia. E di far parte, unico caso conosciuto, di una serenata scritta a più mani, su commissione di un nobile veneziano. Il violino di spalla dell’orchestra Francesco Manara eseguirà, sempre di Vivaldi, il concerto a due cori Per la santissima Assunzione di Maria Vergine e la Ciaccona di Vitali, nell’orchestrazione di Respighi.
L’ultimo appuntamento, il 18 dicembre, è diretto dal giovane talento greco Dionysis Grammenos. Sarà dedicato al Natale, con musiche di ambito inglese: dall’Haendel del concerto per arpa e dei cori al Messiah, al Britten del Ceremony of Carols e ai canti per coro femminile di John Rutter.
Britten è considerato uno dei più grandi compositori, pianisti e direttori d’orchestra britannici. Si distinse negli anni ’30 del ‘900 perché decise di distaccarsi dalle influenze classiche come Mozart, Verdi o Bach, preferendo compositori come Berg, Mahler e Stravinskij. La sua grandezza fu la sua abilità di trattare le forme più tradizionali con freschezza e originalità.
I solisti saranno Andrea Manco al flauto, per il concerto La notte di Vivaldi, e Luisa Prandina all’arpa. Il coro femminile ad Astra, diretto da Marco De Gasperi, sarà affiancato dalle voci maschili dei Solisti del Coro del Teatro alla Scala.
L’ingresso ai concerti è gratuito, previa prenotazione obbligatoria in prossimità degli eventi.
Scritto da: Luca Gioncada
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