Arriva a Milano una mostra interamente dedicata all’artista Ruggero Savinio. L’esposizione si può visitare a Palazzo Reale in Piazza del Duomo fino al 4 settembre 2022
Ruggero Savinio. Opere 1959-2022: Palazzo Reale ha allestito una mostra che presenta al pubblico alcune opere in parte inedite dell’artista. L’esposizione monografica ripercorre e sviscera per intero la vicenda artistica di Ruggero Savino come mai fatto prima. Il pittore italiano, nipote di Giorgio de Chirico, torna in un itinerario nuovo e interessante.
Ruggero Savinio. Opere 1959-2022 a Milano
Ruggero Savinio torna a Milano a Palazzo Reale con un’esposizione che presenta al pubblico alcune opere inedite provenienti da collezioni pubbliche e private, ma anche dai depositi del Museo del Novecento, e che ripercorrono per intero la sua vicenda artistica e biografica.
L’esposizione, che raduna dipinti, disegni e opere su carta, prende avvio dagli anni di formazione di Savinio avvenuti fra Roma, Parigi e soprattutto Milano. Proprio il capoluogo meneghino è stata la bese di una delle sue stagioni più intense e tormentate, quando l’artista era in cerca di un luogo dove trovare una propria identità artistica.
La storia di Ruggero esposta in questa mostra non è quella del figlio e del nipote d’arte di Alberto Savinio e di Giorgio de Chirico. E’, invece, il racconto autonomo di un uomo che ha fatto della pittura la sua vita.
La mostra di Savinio a Palazzo Reale
La mostra Ruggero Savinio. Opere 1959-2022 è stata promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Silvana Editoriale, curata da Luca Pietro Nicoletti. La mostra è stata allestita nelle stanze dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale. L’itinerario artistico è stato affidato a un gruppo di studiosi coordinato da Luca Pietro Nicoletti.
La mostra di Palazzo Reale propone in cinque sezioni dipinti, disegni e opere su carta prodotte dall’inizio degli anni Sessanta al secondo decennio degli anni Duemila, e mette in evidenza il rapporto fra ricerca pittorica, cultura letteraria e memoria autobiografica.
La vita e l’immaginario di Savinio sono costellati di luoghi fisici e letterari: Milano, teatro dei suoi esordi giovanili e dei suoi sodalizi con galleristi e altri artisti; le case di villeggiatura al Poveromo, a Capalbio e a Cetona, luoghi privilegiati dell’intimità familiar; Roma, con i suoi parchi e le sue rovine archeologiche; i paesaggi montani.
La mostra è aperta da una sala di autoritratti che sottolineano il rapporto fra pittura e biografia. Nella seconda sezione si presentano gli anni milanesi con la frequentazione della Galleria delle Ore di Giovanni Fumagalli e la relazione con il collezionista Boschi. Nella ultima sezione i temi sono soprattutto il paesaggio, che diventa motore trainante della maturazione stilistica di Savinio negli Anni Settanta, e gli interni familiari.
L’artista Ruggero Savinio
Ruggero Savinio è nato Torino il 22 dicembre 1934. È figlio di Alberto Savinio e dell’attrice Maria Morino, e soprattutto nipote di Giorgio de Chirico. Ha trascorso l’infanzia e la prima giovinezza a Roma, frequentando l’ambiente culturale del padre e dello zio, e studiando Lettere all’Università La Sapienza. Ha poi vissuto a Parigi, e ha altri pittori come Lorenzo Tornabuoni e Gianni Serra, a Milano, in Svizzera, in Toscana.
Ha esposto nelle principali gallerie internazionali, e sue opere sono presenti in prestigiosi musei e raccolte italiane e straniere. Nel 1986 ha ricevuto il Premio Internazionale Guggenheim. Nella primavera del 2012 ha avuto una grande rassegna antologica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e nel 1999 a Milano è stata ospitata nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco una grande mostra dell’artista.
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Immagine presa dalla pagina Facebook di Palazzo Reale e raffigura le scale del Museo meneghino ((20+) Facebook).