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L’Inter raggiunge la vetta! Il 3 ottobre alle 21:00 si è disputata la partita tra la compagine meneghina e la squadra lusitana. Le due squadre prima del fischio d’inizio erano appaiate ad un punto a testa ed entrambe ambivano a raggiungere la prima posizione nel girone, in cui troviamo la Real Sociedad e il Red Bull Salisburgo.
La squadra capitanata da Lautaro Martinez è riuscita a imporsi di misura, grazie al compagno di reparto dell’argentino Thuram, che segna nella ripresa dopo un primo tempo dove ha trionfato il tatticismo e meno lo spettacolo.
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco; 9 Thuram, 10 Lautaro.
Mister Inzaghi va sull’usato sicuro e decide di mettere in campo i titolarissimi dopo il turnover nella partita precedente, che non ha visto in campo il maggiore terminale offensivo del biscione Lautaro Martinez. L’argentino, subentrando nello scorso match con la Salernitana, è riuscito a segnare ben quattro goal in mezz’ora.
BENFICA (4-2-3-1): 1 Trubin; 6 Bah, 30 Otamendi, 5 Morato, 14 Bernat; 87 Joao Neves, 10 Kokcu; 11 Di Maria, 8 Aursnes, 27 Rafa Silva; 7 Neres.
I portacolori biancorossi sono scesi in campo con la squadra tipo. Segnaliamo su tutti il neoportiere Turbin, arrivato in estate dallo Shakhtar, per cui la stessa squadra di Via Vittorio Veneto è stata molto vicina al suo acquisto. L’altro acquisto di lusso nel mercato estivo della squadra portoghese è stato Angel Di Maria, arrivato in questa finestra di mercato dalla Juventus.
I nerazzurri e la loro prova di forza contro i lusitani. Dopo un primo tempo con qualche brivido, la ripresa è stata dirompente e ha annichilito i rivali, con qualche spreco di troppo e gli errori al momento di affondare il colpo.
“Colpa” di un Lautaro con le polveri bagnate e delle prodezze di Trubin, battuto solo da Thuram.
L’avvio è stato diverso dal solito per la formazione nerazzurra, che non ha alzato il pressing nel primo tempo e ha rischiato solo sul tiro di Aursnes, deviato da un ottimo Sommer. I tre punti avrebbero dovuto essere già in cassaforte. E allora ci ha pensato Thuram, con il primo gol in Champions in maglia nerazzurra, ma poi obbligato a uscire per crampi. Sarebbe stato un delitto gettare al vento la vittoria. E infatti l’Inter l’ha conquistata con merito.
La squadra neroazzurra in questo primo scorcio di campionato e Champions è sembrata più squadra. Visto che ieri il primo terminale offensivo non si trovava proprio in una giornata di grazia, è salito alla ribalta l’erede di Lukaku, da poco approdato alla Roma. Marcus sembra il collega di reparto ideale per il toro: si dimostra dinamico nel corso di tutta la partita e sempre pronto a dialogare con l’argentino; non sembra proprio che i due si conoscano solo da una manciata di mesi: il loro feeling nasce dopo diverse stagioni passate insieme a far felici i tifosi della beneamata.
Un altro giocatore che ha impressionato in questo primo scorcio di partite è Denzel Dumfries, che dopo aver regalato la vittoria contro il Lecce, nella partita di ieri è riuscito a fare il cross giusto che ha permesso a Thuram di trafiggere un invalicabile Trubin fino a quel momento. Denzel dopo un primo tempo opaco ha deciso di cambiare passo ed è stato uno dei maggiori trascinatori nella partita di ieri.
Ora, ad attendere la squadra neroazzurra sarà il Bologna dell’ex Thiago Motta, centrocampista titolare nella notte gloriosa di Madrid, nel lontano 22 Maggio 2010, che culminò con la vittoria dell’agognata Champions contro il Bayern Monaco, grazie alla doppietta di Diego Milito. Ultimo tassello di un’annata leggendaria che terminò con il triplete.
Scritto da: Davyd Andriyesh
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