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Il Diavolo liquida la pratica Dea e aggancia l’Inter al secondo posto. Decisivi il tiro di Hernandez che provoca l’autogol di Musso e il raddoppio di Messias
Ieri alle 20:45 a San Siro, di fronte a 72.203 spettatori si è disputata la sfida valida per la ventiquattresima giornata di Serie A tra Milan e Atalanta. I rossoneri sono reduci da tre 1-0 di fila tra campionato e Champions League, gli orobici sono a caccia dei tre punti per raggiungere Milan e Roma a quota 44 punti. È una gara a senso unico, dove il Diavolo sembra rinato e oltre che difendere bene, crea molte occasioni in fase offensiva. I bergamaschi non riescono a pungere e subiscono il 2-0 finale. Con questi tre punti il Milan aggancia l’Inter al secondo posto a quota 47 punti, mentre i nerazzurri di Gasperini rimangono fermi al sesto posto con 41 punti.
Immagine presa dal profilo Instagram dell’AC Milan
Stefano Pioli riconferma il modulo di queste ultime partite: 3-4-2-1. In porta ritorna dopo cinque mesi dall’ultima volta Mike Maignan; in difesa ci sono Pierre Kalulu, Malick Thiaw e Fikayo Tomori; sulla fascia destra c’è Junior Messias, sulla corsia opposta Theo Hernández con la fascia da capitano e in mezzo al campo Rade Krunić e Sandro Tonali; a sostenere Olivier Giroud il mister da fiducia a Brahim Díaz e a Rafael Leão. In panchina è a disposizione della squadra Zlatan Ibrahimović.
Gian Piero Gasperini schiera i suoi uomini con il 3-5-2: tra i pali Juan Musso; reparto difensivo composto da Giorgio Scalvini, Berat Djimsiti e dal capitano Rafael Tolói; a centrocampo Joakim Mæhle a sinistra, in mezzo al campo Marten de Roon, Teun Koopmeiners e Éderson, mentre sulla fascia destra c’è Davide Zappacosta; in attacco c’è la coppia formata da Rasmus Højlund e Ademola Lookman.
Il Milan si rende pericoloso già nei primi istanti di gioco e crea subito la prima occasione per andare in vantaggio con Giroud, ma la palla va alta di poco rispetto alla porta difesa da Musso. Aggressività e atletismo. Sono queste le carte con cui il Milan ha tenuto a bada l’Atalanta nei primi 45′. Impeccabile il terzetto difensivo, che non ha concesso un metro a Højlund e Lookman, mentre Tonali e Krunic in mezzo al campo hanno corso moltissimo e recuperato molti palloni.
Al 25′ arriva il vantaggio dei rossoneri: Theo Hernandez raccoglie una sponda di Giroud calciando al volo di sinistro. Il pallone sbatte prima sul palo e poi sulla schiena di Musso, finendo in porta. Dopo il vantaggio, il Milan continua ad attaccare e sfiora il raddoppio con Leao, la cui conclusione dall’interno dell’area finisce sul fondo non di molto.
Immagine presa dal profilo Instagram dell’AC Milan
Nella ripresa, il Milan consolida la rete che lo tiene avanti creando molte occasioni, con Musso decisivo sulle conclusioni di Giroud e Leão, e con ancora il portoghese prima e Messias poi troppo poco freddi sotto porta. Al 74′ Pioli decide di far entrare Ibrahimović dopo ben 9 mesi dall’ultima volta (Sassuolo – Milan, 22 maggio 2022). All’86’ arriva il 2-0 che chiude la partita: Leão lancia in profondità Messias, che brucia sullo scatto il subentrato Palomino e supera l’uscita di Musso con un pallonetto.
Immagine presa dal profilo Twitter dell’AC Milan
Il Diavolo vince lo scontro diretto con i bergamaschi e trova il quarto successo di fila senza subire gol. Due sole note negative per Pioli: i gialli a Leão e Krunić che, diffidati, salteranno la trasferta di Firenze. Seconda sconfitta consecutiva, dopo quella in casa con il Lecce, per gli orobici che, in caso di vittoria della Roma martedì a Cremona, si ritroverebbero a sei lunghezze di distanza dalla zona Champions.
Partiamo dalle dichiarazioni di Stefano Pioli in conferenza stampa dopo il successo del Diavolo:
«È stata una grande prestazione in una gara giocata con l’energia che riconosco nei miei giocatori. L’importante era dare continuità, era un obiettivo vincere la quarta consecutiva e conoscevamo le difficoltà che affrontavamo giocando con l’Atalanta, abbiamo giocato con intensità, con energia ma anche con qualità quando avevamo la palla. Il campionato è lungo e bisogna fare tanti punti per arrivare tra le prime quattro perché questo è l’obiettivo. Le sconfitte che abbiamo subito ci avevano tolto entusiasmo ed energie. Adesso i risultati positivi ottenuti prima con sofferenza, poi con volontà e ora con qualità ci hanno ridato fiducia e spirito e i risultati aiutano».
Passiamo ora alle parole di Ibrahimović ai microfoni di Sky Sport, dove analizza così il suo rientro in campo:
«Non voglio giocare 5′, voglio essere il presente e fare concorrenza ai miei colleghi. Quando sto bene sono il più forte di tutti. Non voglio essere il passato, ma il presente e voglio fare concorrenza ai miei colleghi, altrimenti non starei qua. Sono qua perché voglio portare risultati».
Infine ecco le parole di Gasperini, che analizza così la sconfitta subita:
«L’Atalanta è questa non è che deve rimproverarsi qualcosa, i ragazzi hanno dato tutto e si sono impegnati al massimo. La dimensione del Milan di questa sera era superiore alla nostra. Dobbiamo prendere spunto e pensare al match con l’Udinese».
Immagine in evidenza presa dal profilo Twitter dell’AC Milan.
Scritto da: Fabio Girelli
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