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Diversity Media Awards: gli Oscar dell’inclusività

today24/06/2023 264 2

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Mercoledì 21 giugno, per la prima volta aperti al pubblico, si sono svolti i Diversity Media Awards, al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano

L’ottava edizione dei Diversity Media Awards, ideati dalla Fondazione Diversity, ha premiato contenuti mediali e personaggi che nel 2022 hanno contribuito a una rappresentazione inclusiva delle persone e delle tematiche legate alla diversity.

I Diversity Media Awards

È arrivato anche quest’anno il momento dei Diversity Media Awards. Si sono svolti mercoledì 21 giugno al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, in via Larga, e saranno poi trasmessi da Rai 1 sabato primo luglio in seconda serata.

I Diversity Media Awards sono un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Diversity, no-profit fondata e presieduta da Francesca Vecchioni. Sono prodotti da Fondazione Diversity con YAM112003. Con il Patrocino dal Comune di Milano – Assessorato al Welfare e Salute, della Commissione Europea – Rappresentanza a Milano e Glaad.

Gli Oscar dell’inclusione sono riconoscimenti ideati per premiare i personaggi e i contenuti mediali che si sono distinti nel corso dell’anno precedente per una rappresentazione valorizzante ed inclusiva delle persone per genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, età e generazioni, etnia, disabilità e aspetto fisico.

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I conduttori Matilda De Angelis e Alberto Boubakar Malanchino

L’edizione 2023 dei DMA è stata condotta da Matilda De Angelis, famosa per il suo ruolo in Lidia Poët e nel film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, e Alberto Boubakar Malanchino conosciuto anche per aver recitato nella fiction Rai Doc – Nelle tue mani.

La serata evento del 21 giugno, per la prima volta aperta al pubblico, è stata costellata da numerosi racconti e performance e ha visto susseguirsi sul palco le esibizioni musicali di Roberto Vecchioni, gIANMARIA, Camilla Magli e tantissimi ospiti tra cui Serena Bortone, Diego Passoni, Immanuel Casto, Elena Di Cioccio, la stand up comedian Annagaia Marchioro la giovane autrice Margherita Fiengo, la compagnia di ballo Liberi Di accompagnata dalla Zurawski Band.

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Francesca Vecchioni e KAZE

È salita sul palco anche la cantante KAZE, che ha ribadito a noi di Milano Beat Radio, prima della premiazione, come è ancora importante combattere contro la disparità di genere dal momento che non c’è uguaglianza dal punto di vista degli stipendi e dei diritti. Ha raccontato anche della sua esperienza lavorativa precedente come infermiera dove ha vissuto tutto questo, e ha sottolineato che nella musica, il suo attuale settore, non ci sono ancora molte donne e persone non binarie.

I premiati ai Diversity Media Awards

Durante la serata, sono stati premiati il “Personaggio dell’Anno” e tutti i vincitori delle categorie ”Miglior Film”, ”Miglior Serie TV Italiana”, ”Miglior Serie TV Straniera”, ”Miglior Programma TV”, ”Miglior Programma Radio”, ”Miglior Podcast”, ”Creator dell’anno”, ”Miglior prodotto digitale” e ”Miglior Serie Kids”. Sono stati assegnati anche i riconoscimenti all’informazione attribuiti dal Comitato Scientifico di Diversity: ”Miglior TG”, ”Miglior Articolo Stampa Quotidiani”, ”Miglior Articolo Stampa Periodici” e ”Miglior Articolo Stampa Web”.

Ornella Vanoni è stata eletta ”Personaggio dell’Anno”, “per essersi riconfermata, nei mesi passati, una libera pensatrice, icona di una vecchiaia creativa e allegra, e per essersi esposta con numerose dichiarazioni sul tema della salute mentale, ancora troppo stigmatizzato e poco affrontato da media e istituzioni”, si legge nelle motivazioni del premio.

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Mara Maionchi ritira il premio

Mara Maionchi è salita sul palco per ritirare il Premio al ”Miglior Programma Tv” per Quelle Brave Ragazze, vinto a parimerito con lo show condotto da Antonella Clerici The Voice Senior.

Perché viaggiano sempre e solo i giovani? Sta rottura di balle che solo i giovani viaggiano e i vecchi no. Allora, visto che anche io sono andata avanti con l’età, ho trovato qualcuno ancora più avanti e abbiamo fatto questo viaggio molto divertente.

Così Mara Maionchi ha parlato della sua esperienza nel programma premiato.

La regista del film documentario La Timidezza delle Chiome, Valentina Bertani, insieme ai due protagonisti Joshua e Benjamin Israel, hanno ritirato il premio al ”Miglior Film”, mentre il riconoscimento alla ”Miglior Serie TV Italiana” è stato vinto da Prisma e ritirato dall’attrice Caterina Forza e dalla sceneggiatrice Alice Urciolo.

Il premio per la ”Miglior Serie Tv Kids” è andato a Super Benny che ha visto salire sul palco  Benedetta Rossi, protagonista della serie cartoon.

Fabio Canino e Laura Piazzi hanno ritirato il riconoscimento come ”Miglior Programma Radio” per I Miracolati. Fabio Canino, da noi intervistato prima della premiazione, ci ha raccontato che al momento il media nel quale si trova meglio è proprio la radio e pensa che sia attualmente il mezzo di comunicazione più libero. Invece, Storia del Mio Nome è stato eletto ”Miglior Podcast”.

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Il discorso di Eva Stai Zitta dopo aver ritirato il premio

”Creator dell’anno” è stata proclamata Aida Diouf Mbengue, mentre Giulia Paganelli, conosciuta come Eva Stai Zitta, ha ritirato il premio come ”Miglior Prodotto Digital” per il contenuto Diet Culture. Ripassino Smart. La vittoria per la ”Miglior Serie Tv Straniera” se l’è aggiudicata The Umbrella Academy.

Durante la cerimonia di premiazione sono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: ”Miglior servizio TG” al TG3 per il servizio Ius scholae e diritto alla cittadinanza: a che punto siamo? di Cristiana Palazzoni, ”Miglior Articolo Stampa Quotidiani” a La Stampa per l’articolo Sono stato un bimbo non conforme. Proteggiamo il cuore dei più piccoli di Jonathan Bazzi, ”Miglior Articolo Stampa Periodici” a 7 Corriere della Sera per l’articolo Leggi, percorsi e il balzo tra gli adolescenti. Tutti i punti che dividono di Greta Sclaunich e ”Miglior Articolo Stampa Web” a TheWom.it per l’articolo Mai Dati: l’inchiesta che denuncia l’assenza di dati sulla legge di Francesca Polizzi.

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Scritto da: Tommaso Canziani


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