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Arte

Surrealismo: Milano tra sogno e realtà

today10/06/2023 204

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Fino al 30 luglio 2023 il Mudec ospita la mostra Dali, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Un’occasione per conoscere e ammirare tutte insieme centottanta opere di importanti artisti

Al Mudec di Milano si possono ammirare centottanta opere tra dipinti, sculture, disegni, documenti, manufatti provenienti da uno dei più importanti musei dei Paesi Bassi, in dialogo con alcune opere della Collezione Permanente del museo milanese. Particolare attenzione è data all’approfondimento delle tematiche fondamentali su cui si è focalizzata la ricerca surrealista.

La mostra sul surrealismo

Il Museo Boijmans Van Beuningen possiede una collezione di arte surrealista unica e famosa in tutto il mondo, che annovera artisti come Salvador Dalí, Max Ernst, René Magritte e Man Ray; il museo racconta un intero movimento artistico non solo esponendone le opere, ma anche approfondendo le tecniche, gli stili, i materiali di lavoro. Riflettendo così i metodi e le idee di lavoro degli artisti legati al movimento. Oltre a dipinti, oggetti e opere su carta, la collezione comprende numerosi libri rari, periodici e manifesti di importanti artisti e scrittori surrealisti.

La scelta di curare una mostra per il Mudec ha portato a una selezione della collezione, con un focus particolare sull’interesse dei surrealisti per le culture native. La loro critica alla cultura e alla società industrializzata occidentali spinse infatti gli artisti surrealisti a cercare modelli alternativi.

Surrealismo
Immagine opera Surrealista

Particolare attenzione viene data all’approfondimento delle tematiche fondamentali su cui si è focalizzata la ricerca surrealista: sogno, psiche, amore e desiderio, un nuovo modello di bellezza; attraverso opere di artisti famosi, ma anche meno conosciuti, pubblicazioni e documenti storici, la mostra fornisce al pubblico una visione completa dell’universo surrealista.

L’ampia selezione di capolavori presentati in mostra racconta al visitatore quali sono state le principali premesse e le più importanti motivazioni dei surrealisti: utilizzando oggetti trovati, tecniche automatiche o pratiche simili ai giochi, gli artisti tentarono di escludere la sfera della razionalità, nella speranza di creare uno shock poetico che avrebbe cambiato il mondo.

Le sei sezioni della mostra presentano il mondo del Surrealismo nei più diversi ambiti artistici: dipinti, opere su carta, pubblicazioni e oggetti, sculture. La poetica surrealista pervade le sale, una dopo l’altra, in un percorso suggestivo e affascinante. Ogni sezione è introdotta da una scultura chiave o da un oggetto iconico, che parla al visitatore evocando il tema della sezione. Ma anche da una citazione, che racconta e ricorda al pubblico come il surrealismo fu anche un manifesto filosofico, un pensiero poetico, uno sguardo incantato su una realtà ‘altra’.

Le sezioni dedicate al Surrealismo

La prima – Una rivoluzione surrealista – contiene alcuni straordinari capolavori che attirano lo spettatore introducendolo direttamente nel mondo del Surrealismo. Il Surrealismo non è uno stile, ma un atteggiamento. Si parla per questo motivo di mentalità surrealista, che si esprime in diversi stili e discipline artistiche. Un momento introduttivo al mondo del Surrealismo, dove accanto al libretto originale del Manifesto del Surrealismo di André Breton, pubblicato a Parigi nel 1924, si può ammirare l’iconico sofa di Dalí a forma di labbra.

La seconda sezione – Dadaismo e Surrealismo – mostra le origini dadaiste del Surrealismo – con opere e pubblicazioni di Kurt Schwitters, Tristan Tzara e Francis Picabia. Questa presenta tre artisti Dada che hanno avuto un ruolo importante nel gruppo surrealista: Max Ernst, Man Ray e Marcel Duchamp. In mostra tra gli altri lavori: Cadeau di Man Ray e la Scatola in valigia di Duchamp.

Surrealismo

Invece, la terza sezione, dal titolo La mente sognante, racconta di come i surrealisti furono fortemente influenzati dalle idee della psichiatria e della psicoanalisi del loro tempo. Gli artisti hanno esplorato l’inconscio ed evocato mondi onirici, in una fusione perfetta tra psicologia e arte. A questo proposito, la sezione indaga in modo particolare la visione artistica di Salvador Dalí.

Dalí era interessato a Freud e dipingeva anche paesaggi onirici, ma si accorse nel tempo che la sua tecnica pittorica era troppo lenta e che le immagini diventavano coscienti. Di conseguenza, sviluppò il suo metodo paranoico-critico, che lo portò a creare immagini multi interpretabili. In mostra in questa sezione la sua Venere di Milo con cassetti.

La quarta sezione – Il caso e l’irrazionalità – si concentra sui vari metodi usati dai surrealisti per ottenere l’accesso all’inconscio. Dai giochi d’azzardo al collage, al frottage, alla scrittura e al disegno dal flusso di coscienza. Uno dei capolavori più importanti in questa sezione è quello di Eileen Agar, Figura seduta.

Surrealismo
Immagine opera surrealista

La quinta sezione – Desiderio – raccoglie opere che parlano di amore e di desiderio. I surrealisti esplorarono la loro sessualità per accedere ad aree che la società borghese aveva represso da tempo. Un esempio è la Venere restaurata di Man Ray, presente in mostra. Come molti altri surrealisti, Man Ray si immerge in un inebriante mondo di amore e di desiderio, praticando l’amore libero e fotografando le donne nei modi più sensuali. Man Ray era anche affascinato dal feticismo erotico e dai romanzi sadomasochisti del marchese de Sade, che vedeva come una vera espressione di desiderio represso.

Infine, la sesta sezione – Stranamente familiare – racconta di come i surrealisti ammiravano profondamente I Canti di Maldoror. In questo romanzo gotico del XIX secolo, la bellezza è descritta come “l’incontro casuale di un ombrello e una macchina da cucire su un tavolo da dissezione”. Gli artisti surrealisti hanno preso questo come loro credo, creando una bellezza attraverso combinazioni insolite comparabili tra loro.

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Scritto da: Tommaso Canziani


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