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Come Hard in the Paint fa rinascere un campo da basket a Rozzano

today04/04/2021 517 17

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A Valleambrosia, frazione di Rozzano (sud di Milano), l’associazione Hard in the Paint ha trasformato 400 mq di campo da basket in un’esplosione di colori.

La missione di Hard in the Paint

Hard in the Paint è un progetto di ragazzi che, con impegno e dedizione, hanno unito l’amore per il basket a quello per la street art. Il risultato: il 3 aprile, in via Alberelle, hanno inaugurato il primo di una lunga serie di campi che verranno trasformati in tutta Milano. Ci mettono “passione, arte e amicizia” come precisano sul loro profilo Instagram, e intanto trasformano la città. Non scherzano, hanno degli obiettivi molto chiari e lavorano duramente, così come evoca il nome della loro associazione: “Hard in the Paint” è un’espressione che si usa nel linguaggio cestistico e significa “mettercela tutta nell’area del canestro” e che, sicuramente, richiama anche la vernice di cui “paint” è la traduzione.

Il lavoro di Hard in the Paint per il loro primo campetto

I ragazzi hanno impiegato circa una settimana per portare a termine il primo campo da pallacanestro interamente dipinto, facendosi carico, tra l’altro, delle spese necessarie per i materiali. Una settimana di sforzo fisico, collaborazione e divertimento. Il sindaco di Rozzano, Gianni Ferretti, insieme all’assessore allo sport Anselmo, si sono mostrati prontamente d’accordo con i membri di Hard in the Paint perché il loro proposito si è fin da subito dimostrato utile per risanare gli spazi urbani ed esaltare l’importanza dello sport. Dopo tutto questo tempo in casa, i ragazzi saranno ancora più invogliati a fare una partita di basket, dato che i colori del campo attirano l’attenzione e la storia che c’è alla base di questa creazione, raccontata sui loro social, rende orgogliosi gli abitanti del paese e i cittadini di Milano.

Il futuro di Hard in the Paint

La tenacia e la determinazione di questo gruppo non possono sicuramente fermarsi ad un solo campo da basket trasformato con le loro mani. Infatti, la squadra composta da giovani tra i 25 e i 35 anni, per lo più di Milano, ha l’intento di trasformare il maggior numero di campi possibili, prima nella nostra città e poi in tutta Italia. Per ora, la compagnia è tenuta in piedi grazie a donazioni volontarie, molte delle quali sono ricambiate con delle magliette riportanti il loro logo. Non hanno scopi commerciali. Vogliono solamente dare una nuova vita ai campi da gioco (“playgrounds”, come li chiamano loro) soprattutto delle periferie, dove molte volte il degrado e la noncuranza dei centri urbani non permettono un utilizzo sicuro e piacevole degli spazi. Colori tenui e forme geometriche garantiscono la riconoscibilità del loro operato. I loro capolavori, si spera possano fare il giro del mondo, perché è vero che la pratica di street art nei campi da basket è diffusa globalmente, ma il modo di esprimersi di Hard in the Paint rimane unico e originale.

Scritto da: Alice Fusari

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